Pagina:D'Annunzio - L'orto e la prora.djvu/124

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UN RICORDO.


Forse quelli occhi sovrumani, apparsi
come due fari all’anima perduta,
io vedrò ne l’oblìo lento oscurarsi.


Di te mi scorderò forse, caduta
5negli abissi del Tempo ora fatale
in cui bevvi l’ebrezza sconosciuta.


Immemore sarò forse del male
che mi faceste, o uomini, del bene
che mi faceste, e d’ogni altra mortale