Pagina:D'Annunzio - L'orto e la prora.djvu/185

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Pel battesimo di due paranze 181



La montagna materna splende ai limiti del cielo
tutta cerula in vene
d’oro, cerchiata i fianchi da le selve ove la scure
butta per le carene.
35Ecco il vento! Su l’acque desta innumeri sorrisi
il primo alito lene.


— Rosse latine vele, contro l’albero ancor chiuse,
apritevi lunanti
come la nova luna! E voi, donne, con effuse
40voci levate i canti
de la duna! Selvagge muse, canti di fortuna
voi date ai naviganti!


Protendete le braccia verso il mar meraviglioso,
le forti nude braccia;
45forti a trarre sul lido i rottami del maroso,
forti a segnar la traccia
nel duro tronco, forti ad oprar senza riposo:
protendete le braccia