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82 LA FIGLIA DI IORIO


dell’Angelo apparito. Incominciai
nel giorno dell’Assunta, pel Rosario
lo vo’ compire. Or ecco il mio disegno.
Calerò con la mandra verso Roma;
e porterò quest’Angelo con meco
sopra una mula. Andrò dal Santo Padre
nel nome di San Pietro Celestino
che sul Morrone fece penitenza,
me n’andrò dal Pastore dei Pastori
con questo vóto a chiedere dispensa,
perché colei che non fu tocca torni
alla sua madre, sciolta dal legame,
ed alla mia conduca io la straniera
che sa piangere senza farsi udire.
Ora domando al tuo conoscimento,
Cosma:La grazia mi sarà concessa?
Cosma
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utte le vie dell’uomo sembran dritte
all’uomo; ma il Signore pesa i cuori.
Alte mura, alte mura ha la Città,
e gran porte di ferro, e intorno intorno
gran sepolture dove cresce l’erba.
L’agnello tuo non bruchi di quell’erba,
pastore, Aligi. Interroga la madre...
Una voce, di fuori gridando.
Cosma, Cosma! Se sei là dentro, esci!
Cosma
Chi m’ha chiamato? Avete udito voce?
La voce