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Pagina:D'Annunzio - Laudi, I.djvu/311

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DELLA TERRA E DEGLI EROI

O parole, mitica forza
della stirpe fertile in opre
e acerrima in armi, per entro
7973alle fortune degli evi
fermata in sillabe eterne;
parole, corrotte da labbra
pestilenti d’ulceri tetre,
ammollite dalla balbuzie
senile, o italici segni,
rivendicarvi io seppi
7980nella vostra vergine gloria!

Io vi trassi con mano
casta e robusta dal gorgo
della prima origine, fresche
come le corolle del mare
contràttili che il novo lume
indicibilmente colora.
7987Io vi disposi nei modi
dell’arte così che la vita
vostra rivelò le segrete
radici, le innùmere fibre
che legano tutta la stirpe
alla Natura sonora.
Io feci apparire tra l’una
7994e l’altra sillaba i mille
volti del Passato tremendi
come sembianze di morti
che un’anima sùbita inondi.
Io dal vostro cozzo faville


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