Pagina:D'Annunzio - Laudi, II.djvu/32

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DELLE LAUDI - LIBRO


Egli volle Roma,
egli ebbe il Campidoglio,
egli ha pace nel Tempio romano.
Che vorrai tu sul tuo soglio?
200Quale altura è il tuo segno?
Miri tu lontano?
È largo quanto il tuo orgoglio
il gesto della tua mano?
Sai tu come sia bello il tuo regno?
205Conosci tu le sue sorgenti
innumerevoli e la forza
nuova o antica delle sue correnti?
Ami tu il suo divino mare,
Giovine, che assunto dalla Morte
210fosti re nel Mare?

T’elesse il Destino
all’alta impresa audace.
Tendi l’arco, accendi la face,
colpisci, illumina, eroe latino!
215Venera il lauro, esalta il forte!
Apri alla nostra virtù le porte
dei dominii futuri!
Ché, se il danno e la vergogna duri,
quando l’ora sia venuta,
220tra i ribelli vedrai da vicino


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