superato è dal dardo veemente) 610e respiravan dai lor profondi petti
piagati l’ansia d’un miracolo ardente.
“Avanti!„ allora gridò la voce immensa.
Erano questi reduci dall’inferno
raccolti presso le mura, tra il Vascello 615e San Pancrazio. Ansavan come belve
cacciate innanzi dal fuoco nelle selve
incendiate, esausti, dalla sete
stretti le fauci; e non avean da bere
se non sudore e sangue. Ognun coi denti 620secchi mozzò l’anelito, e si tese
per obbedire. “Avanti!„ ripeté
la voce immensa. Ed il bianco mantello
ondeggiò, come l’onda delle bandiere, [L’ultimo assalto]
su gli aridi occhi. S’udìa, contra il Vascello, 625spesso il nemico tonar dalle trincere
della Corsina come da una fortezza.
Perduta omai l’altura; folle impresa
tentare un altro assalto; tutta l’erta
spazzata; dubbio giungere a mezzo; certa 630la strage. “Avanti!„ gridò la voce immensa
e pura come il ciel di primavera
sopra le fronti degli uomini promessi.
E comandò agli uomini il portento.
“Orsù, Emilio Dandolo, riprendete