Pagina:D'Annunzio - Laudi, III.djvu/203

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TERZO - ALCIONE


Ogni cosa più gran dolcezza impetra.
Tutto avvolve l’immensa pace urania.
Fin, nell’aere tenue, si spetra
20la cruda Pania.

O fanciullo, inghirlanda l’architrave;
salda la cera ai tuoi calami arguti;
rinfondi nella lampada il soave
olio di Buti.

25Fa grido e aduna i tuoi compagni auleti,
che rechino le fìstole sonore
composte con le canne dei canneti
di Camaiore.

Sette di pino belle faci olenti
30e sette di ginepro irsuto appresta,
a rischiarare gli ospiti vegnenti
per la foresta.

Fresche delizie avranno elli da scerre
bene accordate su la stoia monda:
35l’uva sugosa delle Cinque Terre
e nera e bionda,


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