Pagina:D'Annunzio - Laudi, III.djvu/22

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DELLE LAUDI - LIBRO

radice e di natura
erbida par ti sien fatte le gambe.
160Ma il fior della tua carne
suso come il nenùfaro s’ingiglia.
E se gli occhi tuoi cesii han nere ciglia,
neri ha gli steli il verde capelvenere.

VI.

S
E t’è l’acqua visibile negli occhi

165e se il làtice nudre le tue carni,
viver puoi anco ne’ perfetti marmi
e la colonna dorica abitare.

Natura ed Arte sono un dio bifronte
che conduce il tuo passo armonioso
170per tutti i campi della Terra pura.
Tu non distingui l’un dall’altro volto
ma pulsare odi il cuor che si nasconde
unico nella duplice figura.
O ignuda creatura,
175teco salir la rupe veneranda
voglio, teco offerire una ghirlanda
del nostro ulivo a quell’eterno altare.

Torna con me nell’Ellade scolpita
ove la pietra è figlia della luce


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