Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/100

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DELLE LAUDI - LIBRO


Chi balza con lo stuolo irto di ferri
di là dalle trincere e dai destini
282verso la sua bellezza? È Pietro Verri.

“Avanti, marinai, garibaldini
del mare!„ Par che su lo scarno viso
285l’ardente ombra del Sìrtori s’inclini.

Rotta la fronte che fu pura, ucciso
cade. Par che l’alfiere da Camogli
288su le spalle si carichi l’ucciso.

“Avanti!„ Non è tempo di cordogli.
Il pericolo ondeggia. Il tradimento
291è dietro i muri, è dietro i tronchi spogli

che la grandine schianta, è in tutto il vento
del Deserto e dell’Oasi. La sorte
294balena. Alla riscossa! Ei non son cento,


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