Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/108

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DELLE LAUDI - LIBRO


fare il passaggio coi baroni ligi
su le navi di Genova e prostrato
42sotto i suoi gigli attendere i prodigi,

sii benedetta; ché ritorna il fato
d’amore all’acque istesse e in te rigiura
45il santo Re di lacrime beato.

Ti sovviene dei morti di Mansura
che putivan nel limo, su le rive
48del Nilo, ignudi, senza sepoltura,

mentre per tutta l’oste le malvive
genti ululavan come donne in parto
51di tra il marciume delle lor gencive,

e i feriti, colcati su lo sparto
come buoi, la Cappella e il suo Tesoro
54deprecavano in van pel sangue sparto


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