Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/107

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QUARTO - MEROPE


La figura di prua non è scolpito
legno ma un sovrumano Essere intento,
27con un sorriso eguale all’Infinito.

E quegli ch’ebbe stritolato il mento
dalla mitraglia e rotta la ganascia,
30e su la branda sta sanguinolento

e taciturno, e i neri grumi biascia,
anch’egli ha l’indicibile sorriso
33all’orlo della benda che lo fascia,

quando un pio viso di sorella, un viso
d’oro si china verso la sua guancia,
36un viso d’oro come il Fiordaliso.

Sii benedetta, o Elena di Francia,
nel mar nostro che vide San Luigi1
39armato della croce e della lancia


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