Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/128

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DELLE LAUDI - LIBRO


Alla Consulta attendono l’elogio
tutorio i pedagoghi del pupillo
102demente; e spìano il tempo ch’è balogio

su la piazza ove ride lo zampillo
romano tra gli equestri Eroi gemelli
105palpitando qual limpido vessillo.

Come sul fulvo mare dei camelli
sta la Sfinge, una intorta Pitonessa
108senza tripode guarda i Dardanelli.

La licenza è concessa e non concessa,
se guarentita sia la libertà
111al sapone di Caffa e al gran d’Odessa.

Ahi cieca ambage! Ed ei non sono già
discepoli di Mosca de’ Lamberti
114che disse: Cosa fatta capo ha.


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