Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/180

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DELLE LAUDI - LIBRO


Ahimè, non ho se non il mio tormento
e il mio canto. L’oblio breve è finito,
12e nell’oscuro cuore io mi sgomento;

ché oggi sono simile al ferito
lontano che si sveglia al limitare
15del gran Deserto e vede l’infinito

silenzio sul suo sangue palpitare
di stelle e in lui remoto come il cielo
18il volto delle sue cose più care

e tutta la sua vita senza velo,
quasi nel vetro della notte inscritta,
21e l’anima chiarita nel suo gelo

come una gemma rigida ed invitta
che più non muta forma né s’arrende,
24e la vittoria pari alla sconfitta.


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