Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/23

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QUARTO - MEROPE


O incenso del Deserto alla marina,
profumo delle incognite contrade
117fulvo come la giubba leonina;

aròmati e metalli, armenti e biade,
e Berenice dalla chioma d’oro!
120Il paradiso è all’ombra delle spade.

La palma è la sorella dell’alloro.„
Dice la grande Vergine che squilla
123simile a Clio nel grande aonio coro.

E per noi dalla libica Sibilla,
sotto il cielo voltato dal Titano,
126la sentenza di Dio si disigilla.

Preparate l’aratro cristiano,
preparate la falce per la messe,
129il frantoio e la macina al Soldano,


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