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Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/29

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I
N Cristo re, o Genova, t’invoco.

Avvampi. Odo il tuo Cìntraco1, nel caldo
3vento, gridarti che tu guardi il fuoco.

Non Spinola né Fiesco né Grimaldo
trae con la stipa. Il sangue del Signore
6bulica nella tazza di smeraldo.

S’invermiglia a miracolo d’ardore
il tuo bel San Lorenzo, come quando
9tornò di Cesarèa l’espugnatore.


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