Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/40

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DELLE LAUDI - LIBRO


E un’orda venne, che coi limitari
divelti, col rottame dei lavacri
162perfetti, con le mense degli altari,

con le schegge dei grandi simulacri
costrusse le sue case. Ed il porcile
165era murato di frammenti sacri.

Ma i bianchi Astori lungi all’orda vile
avean rapito il segno del reame.
168Odimi tu, latin sangue gentile!

Odimi; ché di te sotto il velame
io dico, e del miracolo repente
171onde un spirito fai di tanto ossame.

Quale improvviso nella notte ardente
di Cesarèa l’Embrìaco la tazza
174di salute rinvenne alla sua gente


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