Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/62

Da Wikisource.

DELLE LAUDI - LIBRO


La Porta a Mare è triste. Ma pur ieri
nel tuo Vescovo il cor di Daiberto
12balzò, verso i trofei de’ Cavalieri.

O Salerno2, nel duomo dove offerto
ti fu da Gian di Procita l’avorio
15e l’oro sovra i marmi di Ruberto,

nell’ombra dove il settimo Gregorio
grandeggia, non fanal di capitana,
18non stendardo d’emiro pel mortorio,

non insegna, non spoglia musulmana
hai, che tu orni in nome de’ tuoi grandi
21al tuo giovine eroe la coltre vana? [✝︎ Giovanni de Filippis marinaio.]

Non egli è su la bara che inghirlandi;
ma tu lo vedi, quasi fosse apparso.
24E lo chiami per nome e l’addimandi.


-50-