Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/75

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QUARTO - MEROPE


E, vòlto verso lei notturna, il nostro
sogno ansioso vigila il mattino.
207E il mattino per noi sorge da ostro.

Sorge con uno strepito marino,
tra le grida gioiose dei messaggi
210che gridano il gentil sangue latino:

gridano i reggimenti e gli equipaggi,
gridano i morti, gridano i feriti,
213le vittorie da’ bei nomi selvaggi,

gli eroi dai nomi oscuri ingigantiti.
Bu-Meliana, Sidi-Messri, Sciara-
216Sciat, Henni! Par che al lauro si mariti

la palma. Tutta l’oasi è un’ara
fumante. Verri, Granafei, Briona,
219Orsi, Bertasso, Gangitano, Fara,


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