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292 notturno

La batteria Gazzola tira sul castello di Duino, dove nel tempo degli ozii e dei giochi vissi nei giorni di delizia.

Gazzola spara dal ponte che sta contro la riva sinistra nascosto da fascine e da frasche.

Vedo la granata scoppiare al limite del bosco.

Che è questo clamore?

Per tutta la riva il megafono trasmette l’ordine del giorno che il Duca d’Aosta invia ai marinai.

La sinfonia cresce. Gazzola tira. Buraggi tira. Il sole mangia il fumo giallastro. Il clamore si propaga per tutte le batterie. Ogni pausa è riempita dal trillo ebro dell’allodola. Ma a poco a poco anche l’aria doventa di metallo.

«Pezzo quattro, attenti! Castagnola, fuoco! Pezzo quattro, fuoco!»

Piccolo, biondiccio, coi baffi tagliati a spazzola sul labbro sporgente, l’ufficiale calcola sopra un quaderno i dati di puntamento.