Pagina:D'Urso - Guerra e malaria, Milano, 1918.djvu/15

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da 3 anni miete innumerevoli vittime fra i nostri soldati, una impronta di particolare gravità. Per cui, senza tema di esagerare, possiamo fin d’ora prevedere, che la grande guerra scoppiata nel 1914 sarà seguita da una recrudescenza di malaria in Italia ed in Europa1. Tali speciali condizioni sono date dal paludismo, importato presso di noi (ed in Francia, in Inghilterra), dall’Albania, dalla Macedonia, (oltre che dalla Libia, dall’Eritrea, dall’Asia Minore): paludismo, che nella sua evoluzione si distingue facilmente per la sua virulenza; per la molteplicità, gravezza, ed irregolarità degli accidenti, che provoca; per la sua mortalità globale relativamente elevata2. I nostri corpi di spedizione, provenienti dall’Oriente, traverso un lungo pellegrinaggio nei varî stabilimenti di cura (ospedali da campo, ospedali territoriali, convalescenziari), ritornano, dopo una breve licenza in famiglia, ai depositi dei Reggimenti e da questi depositi o vengono ricondotti all’Ospe-

  1. Anche in Germania, la malaria, trasportata dal fronte orientale, ha messo il campo a rumore ed ha destato vivaci discussioni.
  2. Questo «paludismo esotico» si mostra molto resistente al trattamento col chinino. Principalmente occasionato dai parassiti della terzana e sopratutto dalla terzana maligna tropicale, può essere paragonato per la sua virulenza al paludismo grave e chinico — resistente particolare di certe colonie tropicali. Se molti migliorano rapidamente al loro ritorno in Italia, molti altri soccombono o restano profondamente infettati.