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Pagina:D'annunzio - Elegie romane.djvu/81

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elegìe romane 71


Snella fuggla la nube l’abbraccio terribile, dando
     54al ghermitor selvaggio labili veli d’oro.

Folti per ogni parte i muschi crescean nella grave
     56umidità. Le querci erano di velluto.

Tutti copriva i tronchi quel fresco velluto opulento;
     58tutte le pietre in torno erano di velluto.

Oh meraviglia! Un tempo mi parve il mirabile ammanto
     60opra di carmi, ed ella spargere tal mistero.

Dubio, da un ciel di perla, guardava il sole tra i rami;
     62ella ridea con occhi limpidi all’Adorato.

Mi vacillava il cuore: — La luce che illumina il bosco,
     64misteriosa, piove dalli occhi suoi? dal sole? —

Come nell’alba prima la luna d’agosto mancando,
     66pallida, effonde un riso che non fu mai più lene: