Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. I, 1918 – BEIC 1797111.djvu/207

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la sua rivale, andò un giorno da lei e, con una prosopopea degna di un Tullio: — Voglio farvi conoscere, signora Banti — diss’egli, — chi è Le Texier. — Cavò, dicendo questo, di sotto il mantello lo spartito di Sentirci e Azar con musica di Grétry, ammirabile pei tempi in cui fu scritta e piú che ammirabile per un timpano nato in sulla Senna; ed: — È questa 1 opera

— esclamò quindi — ove la Banti sará conosciuta. Altro che Semiramidi, altro che (ialatee , altro che Meropi ! Questa sará il tuo trionfo per tutti i secoli; per questa il nome di Brigida Banti vivrá nel mondo filarmonico finché vivrá quel di Grétrx e della Francia! — Le ne disse tante e poi tante, che colei, che non era mai stata l’inventrice della polvere, vi cadde alla rete e cominciò a gridare ad alia voce: — Semita, Sentirá.

Semira ! — Ma l’opera era in francese. Come tradurla, o chi deve tradurla? Lo scaltro Federici, ch’era presente e che fin da quel momento avea gettato l’invido sguardo sul profitto procedente dalla vendita de’ libretti, chiamò da parte madonna Brigida, le disse poche cose all’orecchio, ed essa tutta contenta strappò 10 spartito dalle mani di Le Texier, ed: — lo, io — disse ridendo — penserò a far tradurre queste parole. — Partito Le Texier. accontossi con Taylor e con Federici, e si deputò Giovanni Gallerini, iniquo degnissimo del suo nome, messaggero di Taylor a’ due famosi poeti Bonaiuti e Baldinotti (parlerò di costoro a’ dovuti tempi), per offrir loro venti ghinee per la traduzione di Semira e Alar, con patto che cedessero il diritto di copia a madama Brigida e a’ suoi favoriti. A capo di quindici giorni la musica era copiata, le decorazioni erano abbozzate, gli abiti preparati; ma i signori poeti non avevano portata nemmeno la prima scena. Va da lor Gallerini, vi va 11 Federici, la Banti li fa chiamare, Mr. Taylor ne chiede conto, Le Texier s impazienta; ma le muse di questi due ciabattini del teatro dormivano, come gli idoli di Baal con tutte le grida di que’ poveri sacerdoti; e, per mordersi le labbra, strabiliare, dicervellarsi, non venne loro fatto di tradurre una scena sola di quel dramma.