Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. I, 1918 – BEIC 1797111.djvu/89

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Nuovo duol, nuovo amor, nuovo desio nascer vedrai di quello, onde spero d’amarti, eterno Dio, quanto al santo tuo nome io fui rubello.

SALMO III Convertere, Domine, et eripc attintavi nteam, salvimi me fac proptcr inisericordiavi Inani. Aprite, eterno Dio, le porte aprite de la vostra pietade, l’amaro pianto del mio core udite. So che chiuse finor m’ebbe le strade questo ingrato cor mio, che di offender osò vostra bontade. Ma figlio e verme io son, voi Padre e Dio; ed or piango e mi pento sul mio peccato, e a voi tornar desio. Fuori di voi non v’è pace e contento; voi siete il vero Bine; e tra le colpe mie, Padre, lo sento. Non trovai ne la colpa altro che pene; non trovai che rimorso, Datemi, per pietá, pronto soccorso: quanti crudi nemici guerra mi fanno, or che ho cangiato il corso! Traete dal mio sen le ree radici, ove ancora trovate giusta cagion a le vostr’ire ultrici. Datemi un nuovo core, e tal lo fate, che d’amarvi sia degno: io vi benedirò mille fiate. Benedirovvi allora: or troppo indegno è questo labbro immondo, ed io troppo pavento il vostro sdegno.