Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. II, 1918 – BEIC 1797684.djvu/136

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di pifferi, di tamburi, di corni, di fagotti e di trombe, a cui altro non rimane ad aggiungersi se non le campane e i cannoni. Non andrá guari che il signor Dorigo (cosí si chiama quel bravo giovine; arriverá a Nova-Iorca, e forse non solo; perché, s’è vero quello che gli amici mi scrivono dall’Italia, tal fu l’orgasmo prodotto dal buon successo di mia nipote nella famiglia filarmonica, che molti, fino l’impareggiabile Velluti, paiono vogliosi di far una visituccia a’ loro antipodi. Io non cessai d’animarli e di stimolarli, e i miei preziosi amici italiani tutte le strade cercano di secondare questa mia brama onorata. Ebbi giá varie proposizioni da due de’ primari intraprenditori teatrali, le quali prevedendo che non sarebbero col carattere e gli usi di questa cittá compatibili, dell’altre ne feci io stesso, di cui di giorno in giorno posso aspettare o il rifiuto o l’approvazione.

Questo soltanto potrebbe ancor far rinascere in me la speranza di veder adempito il mio voto, di veder, dopo tante fatiche, sacrifizi ed opposizioni, una scelta biblioteca italiana nella illustre cittá di New-York. Tutti gli altri mezzi furono tentati da me. Ho consigliato, ho pregato, ho convinto un buon numero di veri dotti della utilitá dei progetto; ma niente giovommi finora, anzi pare che tutto vada di male in peggio. Ed odi ora questa, o mio buon lettore.

Verso la fine di novembre dell’anno 1829, il presidente del collegio Colombiano cessò di vivere. Un soggetto di molta dottrina e di spiriti generosi fu scelto in suo loco: nulladimeno, per diversitá d’interessi, di religione, di partiti, nacque una spezie di gara o piuttosto di opposizione tra i cittadini, per cui una gran parte di quelli propose e gagliardamente sostenne esser di pubblico bene la fondazione d’un’altra universitá, nella quale con diversi principi e in diversi studi si dovesse instruir la cittadinanza. Fu lunga, clamorosa e ostinata la controversia, et lís adhnc sub indice pendet. Gli affidati frattanto del vecchio collegio, di por fine sperando alle divisioni e di metter le opinioni d’accordo, determinarono d’erigere il collegio suddetto in universitá, e tal riforma proposero, che, uniformandosi