Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. II, 1918 – BEIC 1797684.djvu/14

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risetto amarognolo, il nome di questi scrittori, ed egli, dopo aver nominato Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Tasso, fermossi, dicendo: — In veritá non mi sovviene del sesto. — Siccome nel numerarli si servia delle dita, cosí arrestossi sul dito mignolo, cui stretto tenea tra l’indice e il pollice della destra, in attitudine d’uno che sta pensando. Lo abbrancai allora per quelle dita, e baldanzosamente soggiunsi: — Ella non distaccherá queste dita per tutto un mese, se mi permette di tenerle cosí, finché avrò terminato di nominare uno per uno i sommi uomini de’ sei ultimi secoli dell’Italia.—Non li conosciamo — soggiunse. — Lo veggo — risposi. — Ma, s’Ella suppone che un maestro di lingua italiana troverebbe favore e incoraggiamento... — Il libraio, che udiva il nostro discorso, interrompendomi con vivacitá: — Non abbia — replicò allora — il menomo dubbio di questo. — Se la cosa è cosí — dissi subito, — sarò io il fortunato italiano che fará conoscer a’ signori americani i pregi della sua lingua e il numero e il merito de’ suoi massimi letterati. — In tre soli giorni dodici de’ piú colti giovani e damigelle di Nova-Iorca prendean lezione italiana da me. Il quindicesimo giorno di dicembre dell’anno 1807 incominciai la mia prima carriera con felicissimi auspici, nella casa del venerabilissimo e di sempre dolce cara e onorata memoria vescovo Moore ; e fu lá che gettai la prima pietra del mio fortunato edificio. I primi a decorarlo luminosamente furono gl’impareggiabili suoi figlio e nipote, il.signor Giovanni M. Vickar e il signor E. Pendleton, quattro personaggi del cui sapere, costumatezza e cristiane e sociali virtú giustissimamente si pregia la nobile e popolosa cittá di New-York. L’esempio di soggetti si illustri non potea non produrre se non degli ottimi effetti tra il rimanente de’ cittadini. In meno d’un mese io avea ventiquattro giovani da instruire. E, * come al momento in cui scrivo ne potrei noverare piú di cinquecento! 1 ), cosí non parmi a proposito ridire il nome di tutti, (1) Riferiscasi questo al momento in cui stampai queste Memorie. Dall’anno poi 1826 all’anno 1830 è doppio il numero degli allievi che impararon l’italiano da me.