Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. II, 1918 – BEIC 1797684.djvu/151

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for my daughters, but as I shall rcniove to thè city thè first week in January at thè la test, my daughter has determined to avail herself ofyour instruction to perfect herself in thè most charming of all languages. I bcg of you to e.vcuse thè trouble you have been ptit to and to accept thè assurance of my esteem ecc. — R. Livingston . Oclober, joth, 1820. . Mando a N. N. la risposta del signor R. Livingston colla seguente nota : Ho ricevuto oggi la risposta della lettera che ho scritta al signor Livingston. Gliela mando, perché vegga che, se non ho avuto la fortuna di servirla, non ho però mancato di procurarmela. Ho tre scolari per la sera. Bisognerá che ci veggiamo. A questa nota ecco quello ch’ei mi risponde: «Le rendo molte grazie per la pena presasi, quantunque la risposta non mi sia stata inattesa. Io non vidi il signor M*** Ma, se non è occupata al presente, il signor Fellow essendo alla mia casa, potressimo far un robb.» Ostinato e fermo a trarlo dalla miseria, propongo sui fogli pubblici, col suo consenso, di farlo mio assistente in una classe serale. Il signor R. Livingston, di onorata memoria, m’aveva promessi tre allievi. Appena ode la mia dichiarazione, viene da me e non dice che questo: — Quel vostro assistente, signor Da Ponte, non fa per me; sapete ch’anche la Cornelia l’ha congedato. — Queste furon le vili arti, questa la duplicitá e le calunnie, di cui ardisce accusarmi. Questi gl’inganni miei fúr con costui: giudica or tu, che me conosci e lui!

Io non poteva, dopo tutto ciò, ingannarmi ch’egli studiasse le vie della mia distruzione, mentre io quelle cercava della sua pace; credeva al contrario, non giá ch’ei m’amasse (ché ben presto io conobbi che un uomo come lui fatto non era né per amare né per essere amato), ma che sentisse molta riconoscenza pel bene ch’io cercavo di fargli. Accrescevan in me tale fiducia le sue spesse visite (ch’io supponeva nascere da questa