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Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. II, 1918 – BEIC 1797684.djvu/203

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Petrarca; e cosí, se crediam a Serassi ò), il miglior biografo di Torquato, fece il medesimo Boileau, tanto vantato pel suo clinquant.

Conobbi presto però che stato sarebbe cosa piú facile svolger il corso a un torrente, che indur quel giovane autore a ritrattare le sue sentenze. Invece, perciò, della sperata palinodia, udissi improvvisamente lo scroscio d’una pioggia novella di foco e di dardi, che piombava sul capo de’ nostri piu celebri autori, e con raddoppiata furia su quelli del Petrarca, di Tasso e di Metastasio! Pare in veritá che le lodi, date da me a questo ultimo poeta, fossero la cote ove piú e piú s’aguzzavano l’armi fatali del severo contributore. «IVe do not feel for him tkat veneration which thè au/fior of thè Osservazioni professes» (*). Cosi si sigilla dal contributore del Norih American revicw la sentenza del Metastasio! Questi tre versi, se son ben intesi, fanno a mio parere molto a proposito. Disse la Notte al Sole: — Io non amo i tuoi rai. — Soggiunse il Sole: — Li vedesti mai? — Ma, se i nostri poeti furon cosí maltrattati dal nostro severo giudice, anche l’autor delle Ossei’vazioni, «thè eminent teacher (1) Autentica ciò il Serassi nella Vita del Tasso coll’autoritá dell’Olivet, nella prefazione all’ Enciclopedia. (2) Non so per chi sia maggiore il danno e le beffe: pel non venerato o pel non venerante. Mi piace però esortare il signor censore bostoniano di rilegger attentamente l’articolo d’Ugo Foscolo, da lui citato in discredito del Metastasio; e nel primo numero del Notili American revicw, ch’uscirá dopo la pubblicazione di questo volumetto, lo prego, per onore del vero, inserirlo intero colle note, come ha pubblicato il cominciatnento. Cominci, se vuole, da qui: «[11 Metastasio] con bravura e lucidezza stupenda, mise in versi ed in rime un numero di sentimenti e d’affetti, che Locke e Addison poterono appena esprimere in prosa». Séguiti fino al bel passaggio: «Egli pure, somigliante al Petrarca, ingentili la passione d’amore ed inspirò il sentimento di sacrificare sé e la propria passione... alla virtú...». Finisca cosí, se vuole: «Per quanto il genio di lui dilunghisi dall’Alfieri, non è certamente far torto a quest’ultimo lo stimarlo del pari che il Metastasio», che è il poeta per cui il signor critico di Boston non sente venerazione I