Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. II, 1918 – BEIC 1797684.djvu/225

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furti. Pe’ tre primi ordini si paga un colonnato per testa, tre quarti pel parterre , e un quarto per la galleria. Gli abbonati ad anno o a trimestre non hanno alcuna diminuzione ne* prezzi; il solo vantaggio è la situazione che scelgono. Vi sono tre o quattro palchetti chiusi, e questi pagano somma maggiore. Giuseppe Bonaparte n’aveva uno al tempo di Garzia. Questo è tutto quello ch’io so relativamente a questo punto; ma, parlando col padrone, cercherò di sapere di piú, e sopra tutto se vi son posti privilegiati e che non debbano appartenere a nuovo intraprenditore. So che havvene uno pel padrone dello stabilimento, e credo che tutto il rimanente sia libero. Le spese serali sono, per quel che dicono, duecento piastre; ma io saprei come diminuirle quasi d’un terzo. Bisognerebbe perciò portar dall’ Italia un primo ottimo violino, un buon oboè, un maestro al cembalo e un suggeritore. Sarebbe anche buona cosa portar un pittore teatrale, perché quelli che sono qui si fanno pagare sessanta volte piú del bisogno. Non portate copista; ma tutte l’opere, che designate rappresentare, abbiano tutte le parti cavate, perché la copia costa qui sei volte piú che in Italia. Se i colori, siccome credo, sono a buon mercato in Italia, sará bene farne una provvisione, e cosí di corde da violino e da basso; e qualche risma di carta da musica per tutto quel che può accadere. Tela ve n’è abbastanza, ma io non so la differenza de’ prezzi. M’informerò. Quanto a’coristi, non saprei che dire. Ne abbiamo qui molti; sono generalmente migliori professori degl’italiani; ma, quando cantano le nostre parole, scorticano affatto l’orecchie degli ascoltatori. Se poteste portar sei o otto coristi, che, oltre al cantar ne’ cori, potessero far un balletto grottesco, son in veritá di parere che la novitá farebbe un ottimo effetto in un paese, in cui non ne hanno mai prima veduto alcuno.

Or vi dirò qualche cosa circa alla scelta dell’opere. Mozzart e Rossini sono infallibilmente i due maestri piú favoriti in America. Dovreste dunque portar con voi Le nozze di Figaro e il Don Giovanni del primo, e, oltre II barbiere di Siviglia e La gazza ladra, che piacquero assai e che ognor piaceranno, del nostro Rossini, le migliori sue opere buffe, con alcune delle piú popolari de’ piú rinomati moderni. Io però son di parere che moltissime opere de’ passati farebbero qui gran piacere, e vi consiglio d’aver nella vostra collezione di drammi II re Teodoro, La molinara e I zingari di Paisiello; Le gelosie villane e I litiganti di Sarti; la Cosa rara, L’arbore di Diana e La capricciosa corretta di Martini;