Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. II, 1918 – BEIC 1797684.djvu/43

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per esimere se stesso dal pagamento, esponendomi poi alla dura necessitá di litigar con un assassino, con cui unissi egli stesso per farmele perdere coll’interesse d’ott’anni. E un altro ch’io trassi dalle prigioni, prestandogli una cambiale dovutami da chi l’avea incarcerato, non mi avrebbe negato e tuttavia non mi negherebbe quegli ottantacinque talleri, che lo liberarono dalle carceri e che da quasi nove anni egli ha ricevuto. Eppur queste furono, tra tante e tante altre, l’estorsioni, le soperchierie e i tradimenti da me sofferti da un Bojer, da un sedicente Sightzinger e da un Goodhart, in un borgo della felicissima America, tanto ammirata per le sue leggi, per la sua giustizia e per la sua ospitale filantropia! Ma non fur queste le maggiori miserie sopportate da me in quella «sepoltura del sole»b). E quello, ch’ora m’accingo a raccontare, sará l’ultima pennellata del mio ritratto. Stanco di sopportare tribolazioni e sferzate, vendei tutto il poco che ancora m’appartenea, e divisi il prodotto tra’ creditori. Mi ritirai quindi in una casuccia di legno, fabbricata da me, e v’incaminai un piccolo commercio, i cui profitti appena bastavano a dar un modico alimento alla mia famiglia. Alcune tenui somme di danaro pagatomi da varie persone che mel dovevano; i lavori di quella fedelissima giovine americana, che vivea allor da piú di dodici anni e che vive ora da ventiquattro con noi; e una rigorosissima economia nelle spese domestiche m’avrebbe forse riposto a poco a poco, se non in uno stato di vita comoda, in quello almeno d’una tranquilla e pacifica mediocritá! Tu, che leggi le mie vicende e c’hai un’anima capace di pietá e di giustizia, non inorridire, se puoi, al racconto verace di questa storia. Io era pe’ soliti affari domestici uscito di casa, quando polveroso ed ansante un messaggiero mi si fa incontra, e non ha tempo se non di dirmi : — Per caritá, andate a casa ! — Vi corro tremando; a qualche distanza veggo una ciurma di gente che circonda la detta casa; m’accosto, e nell’entrata di (i) Si aliude al nome del borgo.