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d’uno dei mille. 105

21 Maggio. Sopra il villaggio di Pioppo.


Grande allegrezza ieri sera verso il tramonto! Ci fecero levare il campo all’improvviso, e si susurrò che si andava a Palermo. Discendendo per la via che serpeggia, con isvolte strette, sin laggiù dove comincia la Conca d’oro, femmo la più gaia camminata che sia mai stata. Doveva venire una notte così piena d’avventure! A un tratto ci fermammo. — Che c’è? — Nulla. Si ha a dormire qui. — Come si chiamano queste quattro casupole? — Pioppo. — E seguitando per questa via, dove si va? — Prima a Monreale, poi a Palermo. — Tanto valeva restare al Passo di Renna — mugolò G... che trova sempre a ridire su tutto. Ma entrò anche lui colla compagnia sotto quel gran portico, dove fummo chiusi come una greggia. Ci coricammo e zitti.