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106 noterelle

Prima dell’alba, eravamo già su, colle armi in ispalla. Un’alba così bella, che uno, avrebbe voluto disfarsi per andar confuso in quei colori di cielo e in quelle fragranze.

Alla nostra sinistra, avanti, verso Monreale, sui colli di San Martino, si udiva una moschetteria fitta, crescere, avvicinarsi; poi vedemmo il fumo, e i nostri combattere indietreggiando pei greppi. I borbonici usciti da Monreale gli avevano assaliti, e tentavano di girare la nostra sinistra, spingerci per i monti al Passo di Renna. Riuscendo ci avrebbero schiacciati.

— Che oggi si debba avere la peggio? — dicevamo noi.

Passarono alcune Guide di galoppo, tornando di verso Monreale. — «Che c’è di brutto?» — «Nulla.» —

Passò il Generale collo Stato Maggiore di mezzo trotto; e la moschetteria lassù continuava. Quelli che si ritiravano pel monte, lenti, ostinati, erano i Carabinieri genovesi. Ma più in