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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/118

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70 i pensieri.


XVI. — piacere, che nasce dalla contemplazione della natura.

Alli ambiziosi, che non si contentano del benefizio della vita, nè della bellezza del mondo, è dato per penitenza che lor medesimi strazino essa vita, e che non possegghino la utilità e bellezza del inondo.

XVII. — leonardo contro gli sprezzatori delle sue opere.95

So che molti diranno questa essere opra inutile, e questi fieno quelli, de’ quali Deometro1 disse, non faceva conto più del vento, il quale nella lor bocca causava le parole, che del vento, ch’usciva dalla parte di sotto; uomini ’quali hanno solamente desiderio di corporai ricchezze, diletto, e interamente privati di quello della sapienza, cibo e veramente sicura ricchezza dell’anima: perchè quant* è più degna l’anima che ’l corpo, tanto più degne fien le ricchezze dell’anima, che dei corpo. E spesso, quando vedo alcun di questi pigliare essa opera in mano, dubito non sì,

  1. Demetrio.