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50 | giulio verne |
questo riguardo. Ognuno sapeva che l’altezza varia secondo la latitudine del luogo ove la si osserva. Ma le sole zone del globo per le quali la Luna passa allo zenit, cioè viene a porsi direttamente al disopra della testa de’ suoi contemplatori, sono necessariamente comprese tra i ventottesimi paralleli e l’equatore. Da ciò la raccomandazione importante di tentare l’esperienza sovra un punto qualunque di questa parte del globo, affinchè il proiettile potesse essere lanciato perpendicolarmente e sfuggire così più presto all’azione del peso. Era questa una condizione essenziale pel buon esito dell’impresa, nè lasciava di preoccupare vivamente la pubblica opinione.
Quanto alla linea seguita dalla Luna nella sua rivoluzione intorno alla Terra, l’Osservatorio di Cambridge avea reso noto bastantemente, anche agli ignoranti di tutti i paesi, che questa linea è una curva rientrante, non un cerchio, sibbene un’elisse, un foco delta quale è occupato dalla Terra. Tali orbite elittiche sono comuni a tutti i pianeti, del pari che a tutti i satelliti, e la meccanica razionale prova rigorosamente che non potrebbe essere altrimenti. Era ben inteso che la Luna nel suo Apogeo si trovasse più lontana dalla Terra, e più vicina nel perigeo.
Ecco dunque ciò che, volere o non volere, sapeva ogni americano, ciò che a nessuno era lecito d’ignorare. Ma se questi veri principii si fanno rapidamente volgari, molti errori, certi timori illusorii sono meno facili da sradicarsi.
Epperò alcune buone persone, per esempio, so