Pagina:Dalla Terra alla Luna.djvu/52

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52 giulio verne

sito della Luna la sanno lunga. Taluni consideravano il suo disco come un terso specchio, col mezzo del quale era possibile vedersi dai diversi punti della Terra e comunicarsi scambievolmente i propri pensieri. Gli altri pretendevano che sopra mille lune nuove osservate, novecentocinquanta avessero data occasione a notevoli turbamenti sopra la Terra, quali sarebbero cataclismi, rivoluzioni, terremoti, diluvio, ecc.: dessi credevano dunque all’influenza misteriosa dell’astro della notte sugli umani destini: lo ritenevano come il «vero contrappeso» dell’esistenza; pensavano che ogni selenite era unito a ciascun abitante della Terra da un legame simpatico; col dottor Mead sostenevano che il sistema vitale le è interamente sottomesso, pretendendo, senza cedere di un punto, che i bambini nascono specialmente durante la luna nuova, e le bambine durante l’ultimo quarto, ecc, ecc.: ma infine si dovette rinunziare a questi volgari errori, ritornare alla sola verità, e se la Luna, spoglia della sua influenza perdette tutti i poteri sull’animo di certi cortigiani, se alcuni le voltarono le spalle, la grande maggioranza si pronunziò per lei. Quanto agli Yankees, più non ebbero altra ambizione che di pigliare possesso di questo nuovo continente degli spazî, e d’inalberare sulla sua più alta vetta lo stendardo stellato degli Stati Uniti d’America.