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dalla terra alla luna 67

gigantesche, ma per quanto grandi siano le difficoltà, il nostro genio industrioso le supererà tutte facilmente. Vogliate ascoltarmi, e non risparmiatemi le obbiezioni pronte. Io non le temo.»

Un grugnito approvatore accolse tale dichiarazione.

«Non dimentichiamo, riprese Barbicane, a qual punto ci ha condotto ieri la discussione. Il quesito presentasi ora sotto questa forma: imprimere una velocità iniziale di dodici miliardi al secondo ad un obice di centotto pollici di diametro, e del peso di ventimila libbre.

- Ecco infatti il quesito, rispose il maggiore Elphiston.

- Io continuo, proseguì Barbicane. Quando un proiettile è lanciato nello spazio, che cosa avviene? Subisce l’influenza di tre forze indipendenti: la resistenza del mezzo, l’attrazione della terra e la forza d’impulso di cui è animato. Esaminiamo queste tre forze. La resistenza del mezzo, cioè la resistenza dell’aria, sarà poco importante. L’atmosfera terrestre non occupa che quaranta miglia (16 leghe circa). Ora, con una rapidità di dodicimila miliardi, il proiettile l’avrà attraversata in cinque secondi, e questo tempo è abbastanza breve perchè la resistenza del mezzo sia considerata insignificante. Passiamo allora all’attrazione della Terra, cioè al peso dell’obice. Noi sappiamo che questo peso diminuirà in ragione inversa del quadrato delle distanze; infatti ecco ciò che la fisica ne insegna; quando un corpo abbandonato a sè stesso cade sulla superficie della Terra, la sua caduta è