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3. i numeri secondo i pitagorici 181

cristo, che l’evangelista Giovanni indica col numero 666.

“... e che nessuno possa comprare o vendere all’infuori di chi ha il marchio, che è il nome della bestia selvaggia o il numero del suo nome. Qui sta la SAPIENZA. Chi ha INTELLIGENZA calcoli il numero della bestia selvaggia, poiché è un numero d’uomo: e il suo numero è seicentosessantasei” (Apocalisse, 13, 17/18).

Di volta in volta, nel 666 si vuol riconoscere Nerone, Diocleziano, i Romani in genere e, da ultimo, Lutero. Ma i luterani non perdono l’occasione per ribattere che la Bestia è proprio il Papa (Vicarius Filii Dei), considerando la somma di quelle lettere che corrispondono a numeri romani:


3. I numeri secondo i pitagorici

Al pari dei Babilonesi, i pitagorici attribuiscono specifiche caratteristiche ai numeri: “Il numero uno è il generatore dei numeri ed è il numero della ragione; il numero due è il primo numero pari o femminile, il numero dell’opinione; tre è il primo vero numero maschile, il numero dell’armonia, essendo composto di unità e diversità; quattro è il numero della giustizia o del castigo, e indica il far quadrare i conti; cinque è il numero del matrimonio, l’unione del primo vero numero maschile con il primo numero femminile; e sei è il numero della creazione” (8f).

La stella a 5 punte o pentaclo è il segno di riconoscimento dei pitagorici. È simbolo di pienezza, di