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V.

Sentenza di suor Virginia Maria de Leyva.


Christi nomine repetito et solum Deum ante oculus habentes, hæc omnia dicimus, decernimus, declaramus, pronuntiamus, et de juris-peritorum consilio pariter et assensu, in his scriptis, omnique etiam modomet definitive sententiamus.

D.nam sororem Virginiam Mariam de Leva monialem professam in monasterio sanctæ Margaritæ oppidi Modoetiæ diocesis Archiepiscopatus Mediolani subdito, et subjecto gubernio et jurisdictioni dicti Archiepiscopatus; vere et realiter, non solum per multos testes, sed etiam per ipsiusmet propriam confessionem convinctam, et respective etiam confessam, plurima gravia enormia et atrocissima delicta, de quibus omnibus in processu, contra eam et alias dicti monasterii moniales complices, formato, clarissime et concludentissime constat, ream atque culpabilissimam, et de jure satis superque punibilem, condemnandam fore et esse, prout condemnamus; mitius tamen cum ipsa sorore Virginia Maria agentes, juxta dispositionem sacrorum Canonum, Constitutionumque Pontificiarum, et aliarum provisionum de materia loquentium; in pœnam et respective pœnitentiam

Invocato ripetutamente il nome di Gesù Cristo, ed avendoci unicamente Dio dinanzi gli occhi, noi affermiamo, pronunziamo, e muniti de’consigli, e dell’assenso de’ giurisperiti, non che in ogni altro miglior modo, definitivamente sentenziamo come segue:

Suor Virginia Maria de Leva, monaca professa nel monastero di santa Margherita di Monza, nella diocesi di Milano, soggetto alla giurisdizione di questa Curia, fu realmente ed effettivamente, non solo per assai testimonianze, ma altresì per proprie confessioni, convinta di molti gravi, enormi, atrocissimi delitti, de’ quai consta nel processo istituito contro di lei e le altre religiose sue complici; ond’ell’apparisce con ogni evidenza essere rea, colpevolissima, e per ogni titolo punibile: epperciò la condanniamo (non però senza dimettere parte del prescritto rigore, in conformità alle prescrizioni de’ sagri Canoni, alle Costituzioni Pontificie, ed agli altri provvedimenti relativi a questi particolari) alla pena, e rispettivamente alla penitenza della perpetua prigionia nel monastero di santa Valeria in Milano; vale a dire, che nel detto monastero venga essa rinchiu-