Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/136

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un abuso di giocare al ballone, palla et palamaglio sulla piazza et dietro alla strada della chiesa et del monasterio di santa Margherita, con tanto scandalo ed insolentia, che alcuni giocando al ballone, essendo alle volle andato a cadere nel Monasterio, hanno havuto ardire di entrare in esso per forza a levarlo, rompendo coi pugnali le serrature della porta d’esso Monastero, senza rispetto di Dio nè della giustitia; et succedendo altri disordini per causa di detti giochi; comanda espressamente S. E. che nissuno sia chi si voglia, ardisca per l’avvenire di giuocar più al ballone, palla, palamaglio, nè altro giuoco nella strada dov’è la detta chiesa et il monasterio di santa Margherita, sotto pena ai contrafacienti di 25 scudi per ciascuno applicandi a Luoghi Pii, et maggiore ancora corporale all’arbitrio dell’Eccellenza Sua, la quale

»incarica il Capitano di Monza che subito faccia pubblicar la presente in essa Terra, e, per quel che tocca a questo capo del giuoco, ne procuri puntualmente l’osservanza, usando irremissibilmente la pena contro i trasgressori.

Data in Milano a’ 23 maggio 1609.

segnato el conde De Fuentes.


V.

Esiste una lettera del card. Federico Borromeo, diretta alla Priora del Monastero di santa Margherita di Monza, quattordici anni dopo la condanna della Signora; crediam prezzo dell’opera trascriverla.

»Reverenda Madre!

Milano 15 settembre 1622.

»Quanto sia pericoloso al sacrosanto vostro stato lo haver vicino gente soldatesca ce lo ha mostrato l’esperienza in casi simili, per la conversatione che il soldato giovene e otioso va tentando continuamente d’introdurre