Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/163

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fortunæ cumularat; hodie finitis honoribus, opulentia eadem divisa in hœredes manet. Pro amicitia rogat ut ad breve tantummodo tempus in latebra aliqua occultaretur: idque facile impetratum; et aliquamdiu delitescebat ibi simul et alebatur hospes. Mox comparuit in rostris divisum illud a corpore caput, sive metu, quod receptus latro domi esset, sive ut gratia per ejusmodi cœdem aliqua iniretur, sive, ad extremum, indignitate flagitiorum odioque receptator ipse per suos obtruncarat. Et formam quoque cædis ejusmodi fuisse manavit. Securum, incautumque, et nihil in ea domo metuentem in subterraneam cellam quibus mandatum erat, veluti per lasciviam ludumque silentio noctis induxere: illic vincla injecta, et presbyter, cui peccata confiteri posset ad manum erat: factumque humaniter hoc, ut antequam percuterent, hortarentur atque evincerent ne occasioni ultimæ deesset. Tum fracto occipitio exanimatur, sectæque cervices...

tuna; onori oggidì sfumati, dovizie andatesi sminuzzando tra eredi. Invocando la passata dimestichezza, supplica, che, per breve tratto di tempo, gli sia concesso quivi entro celarsi: accolto, si trattenne nodrito ed ascoso. D’improvviso il suo capo spiccato dal busto fu visto posato su palco in piazza: l’ospite l’avea concio a quel modo, o temendo che per l’appiattato furfante gli avesse a provenir malanno, o per acquistarsi merito spegnendolo, o finalmente per isdegno ch’ei risentisse de' misfatti di lui. Corse voce la forma di quella morte essere stata la seguente. Al proscritto che si teneva sicuro sotto quel tetto, fu proposto calare in una camera sotterranea, ove certe gozzoviglie erano in pronto: ivi dagli accompagnatori gli furon legate le mani, e presentatogli un sacerdote a cui potesse confessar suoi peccati: quest’operarono con certa qual umanità pria di percuoterlo, esortandolo profittasse di quella suprema occasione: gli spezzaron indi la nuca, e spiccaron la testa dal tronco... (1)

Questo splendido racconto, messo a riscontro de’fatti palesati dal processo, chiarisce che al Ripamonti i casi della Signora eransi resi noti, non per comunicazione che


  1. al modo medesimo ch’egli aveva accoppata e decollata la infelice Caterina da Meda