Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/165

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sotto silenzio importanti particolari, cadere in abbagli, che ci è agevole rettificare mercè i sussidii delle originali carte.

Se il lettore pose attenzione a quanto precede, gli sarà riuscito facile, a cagion d’esempio, lo scorgere che l’Annalista affermò contaminate dall’Osio le due Compagne di suor Virginia, lo che non risulta menomamente dagli Atti; ch’ egli ignorò la complicità, il gastigo di suor Candida, e di suor Silvia, le brutture dell’Arrigone, la morte del Molteno, le circostanze dell’assassinio della Catterina, quel sì drammatico rinvenimento del suo teschio nella cisterna di Velate, la balda macchiavellesca lettera dell’Osio profugo al Cardinale, l’opinione invalsa che la Signora fosse stata ammaliata, il pronto trapasso, per effetto delle ricevute ferite, di suor Ottavia, ed altre particolarità di minor entità, che però avrebbero avvivato il racconto, come, per dire d’alcune, le Salve Regine in sì pauroso momento recitate, lo zotico lugubre viglietto del Guardiano delle Grazie, gl’ingenui processi verbali di que’ barbieri, medici, frugatori di pozzi, mozzi di stalla, portinai; e, sovratutto, lo straziante sviluppo della deplorablle storia della Signora, qual la udimmo di sua bocca alteramente esposta e integrata, dopo ch’essa già ci era nota a balzi mercè le deposizioni delle complici spaurite.

Questa narrativa del Ripamonti nientedimeno bellissima, ci venne proprio a taglio quasi appendice, o complemento di ciò che negli atti del processo non avremmo potuto trovare. Per niun modo, infatti, avrebbon essi saputo rappresentarci gli operosi e felici interventi di Federigo Borromeo a districamento della rea matassa, le mirabili conversioni delle peccatrici, in ispezialità la commovente trasmutazione della principal rea: anco della violata ospitalità ad eccidio del proscritto andremmo ignari senza le citate pagine: per le quai considerazioni mi tenni ad ottima ventura trascriverle, e volgarizzarle; oltrechè, ci suonan esse la version popolare della tragedia monzese, della