Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/238

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sperando con ciò di schivare la tortura, e propiziarsi il giudice.

ll 25 gennajo Santo Peterlino é sottoposto al tormento; ma persiste invitto ne’ suoi dinieghi.

ll 27 la giovine Benvenuta dichiara che tutto quanto ell’ha confessato precedentemente, é falso; carpitole da paura, e sorpresa. Per la singolarità del caso, ed anche per chiarire gli spaventi da cui gli accusati si trovavano sopraffatti, da’ quai cacciati ne venivano a confessioni di cui mal sapevano poscia render conto a sè stessi, trascriviam qui una pagina di questo costituto del 27.

Benvenuta interrogata se sia memore di ciò che ha dianzi deposto, risponde:

» so bene che ho ditto qualche cosa; non é però vera niente, perché se ben le ho ditte, non le ho però fatte.

Ei dicto quomodo audeat hoc inficiari, cum jam sponte confessa fuerit in suis constitutis quæ legi mandavit; quibus lectis, et per eam de uno in unum bene intellectis,

respondit:

Dettole come mai ardisse ritrattare ciò che liberamente avea confessato nei costituti suoi anteriori, che le si fecero leggere, poiché li ebbe uditi, ed un dopo l’altro attentamente ascoltati,

rispose:

» se ben le ho dette, non le ho però fatte tal cose: le avrò raccontate, perchè le intesi dire.

Richiesta da chi sia stata indotta a negare le cose predette che già avea confessate, rispose:

» io non sono stata istrutta altrimenti; ma le nego perchè non son vere.

Richiesta perché non disse così da principio, rispose:

» rispondeva conforme che mi veniva domandato.

Admonita ad dicendam veritatem circa consocios et consocias quam jam per propriam ipsius confessionem fuerant

Ammonita che dica la verità rispetto a’ complici; essendoche il Fisco mediante le precedenti confessioni da lei