Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/255

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e proclamate a comparere e presentarsi e scolparsi, nè curandosi comparere, ma restando tuttavia contumaci; qual contumacia le rendono più colpevoli di tanti delitti;

» viste le dottissime difese con allegationi per parte delle dete rappresentate;

» e viste finalmente le cose che devonsi vedere, e considerate quelle che devonsi considerare;

» havuto prima il parere e voto decisivo de molto illustri e chiari signori Giovanni Ropele commissario di questa Giurisdittione, e Giovan Battista Partini di Roverè deputato dagli illustrissimi Padroni, dottori ambedue dell’una e nell’altra legge;

» reinvocato il nome della Santissima Trinità da cui ogni retto e giusto giuditio procede;

» sedendo in questo luogo pro tribunali;

» acciò non abbino di sue pessime opere a gloriarsi e ad esempio d’altri;

» per questa nostra definitiva

» sententiamo e condanamo

» le predete Dominica Camella, Lucia Cavedena, Dominica Gratiadei, Catterina Baroni, Zinevra Chemola, Isabetta e Polonia Gratiadei, e Valentina Andrei, che per il ministro di giustizia, a tutte, et a ciascuna di esse sopra le Giarre, luogo a quest’effetto destinato, gli sii tagliata la testa dal busto, a tal che se ne morino, e l’anime loro si separino dalli corpi: et inoltre li cadaveri vengano abbruciati, e le reliquie in dette Giarre sepellite;

» Maddalena Andrei cognominata la Filosofa altra complice in detti delitti, morta in queste carceri impenitente, e di già sepellita alle Giarre come strega, acciò pe’ suoi misfati non resti n’anco al mondo vestigia alcuna, danamo il nome di quella, assieme con la sua memoria, e tutti li beni di quella, e cadauna d’esse situati in questa Giurisdittione pronuntiamo al Fisco di Castellano per confiscati.