Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/254

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campagne con incanti, tempeste, venti, e tempi impetuosi;

» consumando a diverse persone furtivamente quantità di vini e robe cibarie;

» facendo alegreze, festini, e balli avanti le chiese a sprezo della gran maestà di Dio benedetto, atribuendo il tutto a gloria del diavolo loro signore;

» aggiungendo sempre mali a mali, cometendo fornicatione e respetivamente sodomia insino coll’istesso diavolo, che sotto specie e forma humana at ogni lor minimo cenno e comando gli compariva;

» tutto questo come più chiaramente consta in processo e dalle confessioni fatte de plano primieramente da . . . (qui succedon uno all’altro i nomi delle condannate sovrascritti, e apposta a ciascheduno la leggenda di tutte le reità di cui, per propria confessione, o per altrui denunzia, il processo pretese di farle convinte)

» cometendo le cose predete et altre con complicità di altre che per hora si taciono, scientemente, dolosamente et appensatamente, contro li mandati divini et humani, dandosi agiuto respettivamente cooperativo e favore, perseguitando diabolicamente le persone, vita e beni altrui;

» sopra di che havendone fatta diligente inquisitione, e ritrovati li misfati come son passati per le confessioni de plano fatte, e per li complici in tormentis ratificate, come anca per la ricognitione per esse fatte de robe che tenevano per fare e cometere simili e maggiori scelerateze;

» visto il processo con li testimoni essaminati, dove manifestamente si comprova il corpo dei diversi delitti per esse comessi, e come più diffusamente appare dal processo;

» oltrechè havendo dato competente termine a dete ree per fare le sue difese, et a Isabetta Gratiadei e Polonia sua figlia, come anca a Valentina Andrei apsenti, citate,