Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/27

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forza a sostenere i tormenti. Si videro nello stesso tempo di gran novità in tutta la sua condotta; divenne tutta a un tratto più regolare, più tranquilla; smesse gli scherni e il brontolìo, si mostrò anzi carezzevole e manierosa, di modo che le suore si rallegravano a vicenda del cambiamento felice, lontane com’erano dall’immaginarne il vero motivo, e dal comprendere, che quella nuova virtù non era altro che ipocrisia aggiunta alle antiche magagne. Quell’apparenza però, quella, per così dire, imbiancatura esteriore non durò gran tempo; almeno con quella continuità ed uguaglianza: ben presto tornarono in campo i soliti dispetti, e i soliti capricci; tornarono a farsi sentire le imprecazioni e gli scherni contro la prigione claustrale, e talvolta espressi in un linguaggio insolito in quel luogo, ed anche in quella bocca: però ad ognuna di quelle scappate veniva dietro un pentimento, una gran cura di farle dimenticare a forza di moine e buone parole. Le suore sopportavano alla meglio tutti questi alti e bassi e gli attribuivano all’indole bisbetica e leggera della Signora.

» Per qualche tempo non parve che nessuna pensasse più in là; ma un giorno che la Signora, venuta a parole con una conversa per non so che pettegolezzo, si lasciò andare a maltrattarla fuori di modo, e non la finiva più, la conversa dopo aver sofferto, ed essersi morsa le labbra un pezzo, finalmente, scappatale la pazienza, buttò là una parola, che lei sapeva qualche cosa, e che a tempo e luogo avrebbe parlato. Da quel momento in poi la Signora non ebbe più pace. Non passò però molto tempo che la conversa fu aspettata invano, una mattina, a’ suoi uffizii consueti: si va a veder nella sua cella, e non si trova: è chiamata ad alta voce, non risponde: cerca di qua, cerca di là, gira e rigira dalla cima al fondo, non c’è in nessun luogo. E chi sa quali congetture si sarebbero fatte, se, appunto nel cercare, non si fosse scoperto un buco nel muro dell'orto; la qual cosa fece pensare a tutte che fosse