Pagina:De' Rinaldi - Il mostruosissimo mostro, 1584.djvu/19

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di mai più potere racquiftare il fuo amante,fi po Le fopra Tarme vnafopranefta diquefto colore, &ciò perpalefarein quale fiato fi trouaua per avnore. però dicena ij noftro poeta nel caco tren telano fecondo, allaottaua47. E toslo vna diuija Fife fu l’arme, che volea inferire, fEhfperatione, e voglia de morire. Erala foprane fa del colore In che rimati la foglia, che s’imbianca, Quando dalramo e tolta, ò chel’humore > C hefacea vino l’arbore li manca. H quale ha biro, & colore molto conuiene, &è Proprio di tali difperati amanti,come più al baf^oafFermail medefimopoeta, dicendo. L’habito al fuo dolor molto conuenne. La quale imprefa, & colore finalmente pigliò il difperato Àriodante, poiché fi vide priuodetla Lia amata Gineura. dicendo il medefimo poeta nel canto fefio alla ottaua 15. Conchiufo ch’hebbe quefto nelpenfiero None arme ri trouò, nouo cauallo, E foprauefle nere, e feudo nero Torto fi egiato a color verdegiallo, Quefto colore al trim ente è detto rofa fecca, oUero rancido: però volendo inoltrare Benedetto Varchi, che tanto era il martire, che li dalia la fiu donna, che lo conduceua à nulla prillandolo d’ogni fperanza, diceua in quel fonetto. Queflo candidofior di verde Arancio. ElodonaJJealmio Foco, che fi mi fa pallido, e rancio:

  • t valente agricoltore, poiché hà fparlk nelli

campi la biada, &C che la ’Vede vfeire -verdeggiante dalla madre anticha, tutto lieto, & pregno di fperanza (laqualenonfoloè compagna B degli