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Giornate grigie 147

quasi sul punto di confidarsi a lui in un impeto di effusione filiale, se la battè subito subito, dicendogli qualche buona parola di sull’uscio, dalla scala e dalla strada.

Non riuscì a cavarlo di casa che don Bruna, conducendolo una mattina a far colazione con lui e i suoi nipoti alla borgata del Salice. La vista di quel pretino arzillo che correva per l’orto a prender peperoni e lattuga, uscendo in esclamazioni gioiose sulla bellezza della giornata, e i cento aneddoti ameni, pieni di bonarietà ingenua, che raccontò davanti alla sua mensa semplice e pulita, lo ricrearono un poco; ed anche si riconfortò alquanto paragonandosi a quella povera nipote contadina, brutta, malata d’occhi dal troppo studiare, e sempre avvilita del fiasco fatto agli esami; alla quale egli, maestro patentato e provetto, pareva un essere privilegiato, che avesse toccato l’apice d’ogni ambizione. Nondimeno, egli non aveva il riso solito e don Bruna se n’accorse. — Caro Ratti, — gli disse a un tratto, — lei ha una pena.

— Ah! lo so io! — entrò a dire la serva, sghignazzando. — Il signor maestro è malinconico perchè è lontana la bella maestra.

Alludeva alla maestra Pedani, ch’era in vacanza a Torino. Il Ratti le avrebbe dato un pugno sui denti. E stava per rispondere; ma fu distratto da quel viso di chierico del nipote, che a quell’accenno alla Pedani s’era fatto rosso scarlatto fin nel bianco degli occhi; e stette pensando da che cosa potesse nascere quel turbamento, se da una passionaccia lasciva di seminarista vizioso ed ipocrita, o da un amor bello e ardente d’uomo casto, che riuscisse a vincersi, ma non a dissimulare.

Ma don Bruna ritornò paternamente sul discorso, accompagnando il maestro a braccetto per un tratto di strada: — Ah! il mio Ratti è malinconico! Questo non mi piace. Non voglio, non voglio vedere. Un giovanotto par suo, che ha dei così buoni sentimenti, che ha una bella carriera davanti a sè, e tanti e tanti ragazzi da educare, che lo aspettano.... Ah! non va, non va. Bisogna proprio che ci mettiamo al latino. — E non lo lasciò che dopo averlo costretto a sorridere, promettendogli di capitar una mattina a casa sua a cominciar le lezioni col Nuovo metodo, che dava le regole in rima.

Il romanzo d’un maestro. — II. 10