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Il marito misterioso 213

nunciato consorte vendicatore era un povero ometto di cinquant’anni, vestito alla dio ti guardi, che arrivava col capo poco disopra alla spalla di lei, una faccia benevola e umile di travet, messa un po’ di traverso sopra due spalle misere, e continuamente sorridente, col sorriso vago d’una persona addormentata. Durante la messa, vedendosi oggetto di tutti gli sguardi, egli non fece altro che guardarsi le maniche e le punte dei piedi, rigirando fra l’indice e il pollice la cannetta d’una pipa di legno nero che gli spuntava fuor dalla tasca del petto; e all’uscita, rispose con delle grandi scappellate e dei sorrisi ossequiosi a tutti coloro che salutarono sua moglie. Per quel giorno, non si parlò quasi d’altro che di lui. Insomma, il marito c’era...; ma una riduzione, un frammento, non proprio un marito: quasi che non metteva conto di farlo venire: dov’era andata a scovare la Marticani quella mostra d’uomo? Era una gran comica figura, tutto compreso. E quelli che non l’avevan visto la mattina, uscirono apposta la sera, all’ora della passeggiata sulla piazza, per vederlo alla luce del sole. Ed egli c’era, con la moglie al braccetto, col bimbo per mano, un po’ ingobbito, e sempre sorridente; mentre lei andava a capo alto, tutta seria. Sì, l’effetto scenico del gruppo, dopo tanta aspettazione, pareva ai maligni un po’ meschino; è un mezzo fiasco, dicevano; e si domandavano che razza d’alto posto potesse occupare nell’amministrazione del regno quel piccolo personaggio che presentava l’immagine della miseria burocratica più stangata. Ma tant’è, non se ne poteva rider di cuore. Parecchi, anche di coloro che, senza crederci, per leggerezza, avevan sostenuto la calunnia, ora se ne vergognavano in segreto, guardando quel pover uomo a cui avevan fatto fare un sacrifizio di borsa per venirsi a mostrare, quel bambino che era stato per tanto tempo trattato di bastardo, e quella povera maestra che, sì, era un po’ spocchiosa, tirava qualche bacchettata, esigeva un po’ troppo dalle alunne povere in fatto di pulizia e di apparenza, ma, in fondo, insegnava con cura, amava il suo figliuolo, e doveva essere anche una buona moglie, senza dubbio, poichè andava altera di suo marito, così com’era, non sospettando neppure ch’egli potesse produrre un’im-