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Un grande dolore 221


Quegli si pulì la guancia con la mano e disse: — Non è il caso. Per me, dar dei danari al Delli è come darli alla Banca Nazionale. — E gli accennò che li portasse subito.

Il Ratti salì le scale di volo, entrò difilato, trovò marito e moglie nella prima stanza, e soffocato dalla commozione, porse i denari senza dir parola.

Il Delli non li accettò.

— Grazie, Ratti — gli disse con pacatezza; — mi ricorderò di questo. Ma non ne ho bisogno. — E gli mostrò un piccolo pacco di biglietti legati con una fettuccia rossa: frutto di quante fatiche e di quante privazioni, egli solo lo sapeva. — Piuttosto — soggiunse — va ad annunziare la mia partenza al sindaco, e a chiedergli scusa per me, dicendogli che tornerò domani.

Il Ratti uscì subito, ma col pensiero di far prima un’altra cosa, cioè di finirla subito, gettando il figliuolo sui passi del padre, perchè lo riconducesse a Torino con sè. Entrò dall’organista, gli rese i denari, gli disse la sua idea. Questi andò nella stanza di là, e n’uscì poco dopo col figliuolo — un giovanotto simpatico, molto somigliante alla madre, pallido, con gli occhi pesti, coi panni tutti scomposti e polverosi.

Un momento dopo si sentirono i passi del padre giù per la scala.

— Coraggio! — disse l’organista al ragazzo, spingendolo fuori — e ch’io finisca appeso a un albero se mi ritroverò un’altra volta a una di queste scene.

Usciron tutti e tre: il Delli era a tre scalini sopra il pianerottolo, con la valigia in una mano: il figliuolo gli cadde davanti come stramazzato da un pugno erculeo sulla nuca, e gli si avviticchiò alle gambe, ansando, senza dir verbo. Il padre impallidì, facendo un atto istintivo di ripugnanza; poi lo guardò un momento con una espressione d’immensa tristezza. E gli disse: — Va a salutare tua madre.

Il giovane volò su, s’intese un grido acuto.... Era il grido della pietà e del perdono. Poi il giovane ridiscese subito, e sparì dietro a suo padre.

Questi ritornò la sera dopo; il Ratti lo andò a trovare; ma egli non disse nulla nè del figliuolo nè del viaggio. Nemmeno la madre parlò. Il giovane non fece domande. E parlarono di tutt’altre cose, tristamente, ma con fermezza, come se nulla fosse accaduto.