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La prima burrasca | 43 |
Poi disse: — Lei non si può pigliar la libertà di far questo.
— Mi pareva una cosa così semplice! — rispose il maestro.
— Lei, — ripetè più duramente il signor Toppo, — non può cambiar di posto neppure un chiodo senza il permesso dell’autorità.
Al giovane s’accese il sangue: era evidente che quegli lo voleva umiliare; e come avvengono certe improvvise intromissioni d’immagini lontane anche nei momenti di maggior commozione, egli vide, come un lampo, l’ex granatiere LericaFonte/commento: normalizzo al posto suo, invasato dalla collera, che cacciava via il soprintendente a suon di sgrugnoni. Questa immagine ravvivò il suo risentimento.
— Ho la coscienza, — rispose secco, — di non meritare dei rimproveri.... fatti su quel tono.
Il Toppo fece un passo avanti e chiuse gli occhi. — Così si parla al soprintendente?
Il giovane capì che non avrebbe potuto ribattere ancora senza finire in una piazzata, nè cedere subito senza esautorarsi in faccia alla classe.... Gli balenò un’idea. Cavò in fretta di tasca la lettera del suo protettore e disse risoluto, mostrandola: — È inutile che s’inquieti... Io non son più maestro a Garasco. Ecco qui.
Quest’uscita non voleva dir nulla, e perchè maestro a Garasco era ancora, e perchè si sapeva anche prima che non ci sarebbe stato che un anno; ma, come segue spesso nelle liti appassionate, quella risposta non aspettata e non chiara che aveva l’aria di dover troncare la contesa, la troncò in fatti. L’idea subitanea della sua impotenza a danneggiar l’avversario, e quindi della inutilità di iniziare una guerra contro di lui, chiuse la bocca d’un colpo al soprintendente. Ma, sdegnato ancora, non sapendo come altrimenti uscirne con dignità, se la cavò anch’egli con tre parole che non volevano dir niente, ma che salvavano la ritirata.
— Verrà l’ispettore! — gridò, e uscì a lunghi passi. Il maestro, rimasto in piedi, un po’ pallido, rivoltò in mente quelle parole: — verrà l’ispettore, — e riconosciuto che erano una vuota minaccia, poichè l’ispettore doveva venire per tutti ed egli si sentiva sicuro