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258 Visi nuovi e amici vecchi

immobile su quel certo sedile, e guardato dalla gente che passava con un senso di ribrezzo, come un cadavere imbalsamato. — E il maestro Reale? — domandò il Ratti. — Sempre lo stesso? — Era sempre lo stesso, con la sola differenza che gli era preso un tremito alle mani che non lo lasciava più scrivere, e s’addormentava nella scuola, e i ragazzi gli attaccavano dei burattini di carta alla giacchetta, coi quali usciva per la strada, senz’avvedersene. Da ultimo era andato dicendo per il paese che voleva sfidare il deputato del collegio per una frase che aveva detto in parlamento contro i maestri; e quando il deputato era venuto, tutti s’aspettavano da lui qualche atto scandaloso di violenza; ma egli aveva cambiato idea tutt’a un tratto, e invece di mandargli i padrini, s’era fatto appoggiare una supplica al ministero con cui domandava un sussidio. Quanto alla signora Gamelli, alla letterata, disse la Pedani col sorriso sprezzante d’un sano gagliardo che parli d’un vizioso annualato, dopo un breve periodo di resipiscenza, era ricaduta nella letteratura peggio che mai. Il nuovo sindaco, a dir la verità, si lagnava ch’ella s’occupasse troppo più delle sue poesie che delle sue alunne, e aveva avuto mezza intenzione di sbarazzarsene; ma era seguito un avvenimento che l’aveva rassicurata da ogni pericolo. Trascurando la scuola, aveva consacrato un semestre a un grande lavoro di ricamo, con un’epigrafe in versi, una maraviglia di finezza e di pazienza, ch’era riuscita a presentare alla regina, a Torino; e la regina avendole mandato in dono un anello, con una lettera del capo della real casa, questo le aveva dato nel paese una tale autorità, che nessuno s’era più arrischiato a molestarla. Il Ratti le domandò notizie di don Bruna. — Eccolo qui! — rispose la maestra, e lo piantò alla sua maniera soldatesca.


Don Bruna appunto veniva innanzi sotto i portici, coi suoi begli occhi azzurri, piccolo e sorridente, e fanciullesco come sempre. L’incontro fu una festa. E fecero a viso a viso, in un’osteria vicina, con un mezzo litro davanti, una di quelle deliziose partite di chiacchiere, che si ricordano per tutta la vita. Non era che poco più d’un anno che non si vedevano, e pareva al Ratti